Frammenti di un’estetica cinese del vuoto
In: Rivista di Estetica, Jg. 72 (2019-12-01), S. 152-158
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Esistono un vuoto negativo e un vuoto positivo. Il primo origina oppressione, il secondo si pone come spazio aperto al possibile, ed è questo il vuoto che l’arte cinese esprime: la possibilità del diverso, l’incompletezza dell’esistente, la parzialità del Primordiale che si dà in un’immagine, in una pennellata, in un suono o in una parola che è sempre senza forma definita.
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Frammenti di un’estetica cinese del vuoto
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Autor/in / Beteiligte Person: | Kubin, Wolfgang |
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Zeitschrift: | Rivista di Estetica, Jg. 72 (2019-12-01), S. 152-158 |
Veröffentlichung: | Rosenberg & Sellier, 2019 |
Medientyp: | academicJournal |
ISSN: | 0035-6212 (print) |
DOI: | 10.4000/estetica.6144 |
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