Tra ferita e cicatrice; dal vuoto alla rappresentabilità del negativo
In: La camera blu, 2016-08-01, Heft 14
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Scopo di questo lavoro è approfondire il senso delle condotte autolesionistiche, intese come modalità per creare una sorta di traccia dei trauma negativi e più specificamente dell’azione del disinvestimento materno e delle forme di non-mirroring nella relazione primaria. Tale esplorazione clinica degli stati non rappresentati della mente si avvarrà di un esempio clinico che ci permetterà di evidenziare le difficoltà tecniche e la necessità del clinico di ricorrere ad un lavoro di figurabilità psichica “in doppio” per ritessere le lacerazioni del tessuto rappresentativo del paziente.
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Tra ferita e cicatrice; dal vuoto alla rappresentabilità del negativo
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Autor/in / Beteiligte Person: | Mario De Vincenzo |
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Zeitschrift: | La camera blu, 2016-08-01, Heft 14 |
Veröffentlichung: | Università di Napoli Federico II, 2016 |
Medientyp: | academicJournal |
ISSN: | 1827-9198 (print) ; 2531-6605 (print) |
DOI: | 10.6092/1827-9198/3904 |
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