Riflessioni per una didattica della matematica in carcere inclusiva e accessibile.

The right to education in prison offers a chance for human growth in a complex and dehumanizing environment. However, the peculiarities of prison systems, together with past experiences of school failure, can constitute significant obstacles to knowledge access. To enhance accessibility, participation, and achievement, even within prisons, it is necessary to review teaching practices. This paper aids in the reconsideration of the teaching of mathematics for incarcerated adults or young adults. Drawing on Paulo Freire’s theories, we analyze the dialogues with and among prisoner students about mathematics. [ABSTRACT FROM AUTHOR]

Il diritto all’istruzione in carcere può rappresentare un’opportunità di crescita umana in un contesto complesso e spesso disumanizzante. Tuttavia, le peculiarità dei sistemi penitenziari, unitamente alle esperienze pregresse di insuccesso scolastico, possono costituire ostacoli significativi all’accesso al sapere. È necessario rivedere le pratiche didattiche in modo da tener conto delle variabili di contesto e personali al fine di incrementare l’accessibilità, la partecipazione e il successo scolastico, anche in carcere. L’articolo vuole contribuire a ripensare l’insegnamento della matematica per adulti o giovani adulti reclusi. A partire dal pensiero di Paulo Freire, ci si interroga sui dialoghi avuti con le studentesse e gli studenti ristretti sulla matematica. [ABSTRACT FROM AUTHOR]